RICCIONE SPARITA
Se sei un vero amante di Riccione non puoi sapere la sua storia.
Il 19 ottobre del 2022 è l'anno in cui il Comune di Riccione compirà 100 anni di autonomia.
Riccione ha una storia molto antica, addirittura ci sono documentazioni che testimoniana (i reperti sono custoditi nel museo del territorio) la presenza umana sin dalla preistoria.
A partire da metà dell'800 si erano già diffuse le informazioni sui benefici dei bagni al mare e piano piano si diffondeva sempre di più la cultura delle vacanze tra le classi sociali più ricche.
All'epoca Riccione non aveva ancora una storia civica, in quanto era priva di una propria identità, era un piccolo insediamento, che dipendeva economicamente e amministrativamente da Rimini.
Con la nascita delle ferrovie nel 1861 e la fermata a RICCIONE nel 1865, grazie a Don Carlo Tonini arrivarono a Riccione i primi bambini scrofolosi.
Chi sono i bambini "Scrofolosi" e come arrivarono a Riccione?
Il primo a intuire la salubrità del mare per i bambini fù Don Carlo Tonini.
Nella seconda metà dell'800, la medicina ha scoperto i benefici del clima marino sulla scrofolosi,una malattia di tipo tubercolare che colpiva i bambini che vivevano in ambienti insalubri e con regimi nutrizionali poveri.
Inizialmente i bambini erano ospitati dalle famiglie che abitavano nel vecchio paese.
E proprio da qui iniziò il successo di Riccione.
Uno dei pioneri dello sviluppo turistico di Riccione fu il Conte Martinelli. Il suo sogno era quello di creare Riccione una località di alta società con delle ampie e belle ville immerse nel verde e in prossimità della spiaggia.
Questa prima esperienza di turismo sanitario ebbe un gran successo a tal punto che nel giro di un'anno aprirono l'ospizio Amati-Martinelli e l'anno dopo Romagnolo.
Inizialmente Riccione si chiamava "Arcione" e la sua via più famosa, che oggi tutti chiamiamo Viale Ceccarini si chiamava Viale Viola.
Il viale venne rinominato "Viale Maria Ceccarini" 11 d'ottobre del 1911 onore della moglie del dottor Giovanni Ceccarini, Maria Boorman Ceccarini,
Maria Boorman Ceccarini fu una grande benefattrice per Riccione e tutta la provincia; si occuppò dell'illuminazione, contribuì alla realizzazione del porto, realizzò la strada di accesso all'approdo e distribuì per anni 300 minestre giornaliere per contrastare come possibile la povertà che iginocchiava Riccione.