IL GATTO NERO
Il gatto nero, sin dall'alba dei tempi, fu vittima di superstizioni e venne utilizzato come caprio espiatorio.
Le superstizioni presenti al giorno d'oggi, sono la conseguenza di antiche credenze popolari, che trovavano in alcuni animali segni di oscurità, andando poi a etichettarli come portatori di sventura o malaugurio.
L'origine dell'associazione dei gatti neri con la jella, ci fa tornare indietro nel tempo, sino al Medioevo, quando venivano adoperate carrozze e cavalli per lo spostamento; spesso lungo il tragitto questi ultimi venivano spaventati durante la notte dagli occhi dei gatti neri o dalla loro improvvisa comparsa in strada.
I cavalli si agitavano e anche i passeggeri divenivano irrequieti: così associavano i gatti neri al demonio.
Nel 1200 Papa Gregorio IX ribattezzò il gatto nero il fedele amico delle streghe e fu da quell'istante, che l'associazione del gatto nero al demonio fu sempre più pesante tanto che molti Papi ordinarono di bruciarli alle feste popolari.
Questa giornata è stata istituita proprio per abbattere queste insensate vecchie credenze e per apprezzare al massimo la bellezza e la grande particolarità di questi splendidi felini.